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Il Liceo Perticari e l’aula immersiva: l’ultima frontiera della didattica

Aula immersiva: una palestra della mente e del corpo, dove la curiosità e l’interesse degli studenti sono necessariamente stimolati

Utente Lucia Di Paola

da Lucia Di Paola

Dirigente Scolastico

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L’“aula immersiva” è la nuova frontiera della didattica, a livello internazionale, in cui l’ambiente, dinamico e inclusivo, permette a tutti, anche agli studenti con bisogni speciali, di poter accedere ai contenuti multimediali (come avviene in alcuni musei e mostre più aggiornate a livello tecnologico). Si ha la possibilità di essere proiettati nel tempo e nello spazio, con contenuti che riguardano più materie. L’“aula delle meraviglie”, altrimenti denominata, permette di alternare epoche e luoghi, in modo semplice e immediato, senza supporti estranei (e, per alcuni, considerati fastidiosi), come visori od occhiali speciali. Nell’aula immersiva, è possibile usufruire di immagini che spaziano, nell’arco di pochi secondi, attraverso l’intero scibile umano, dalla Bibbia, alla storia, alla geografia, all’astronomia, alle lingue, all’arte e ai musei.

Un tempo, le carte geografiche erano appese ai muri della classe e altri manifesti rappresentavano il corpo umano o il corso delle stagioni e del tempo, anche attraverso materiale portato e lavorato manualmente (con scritti e disegni) dai ragazzi stessi. A questo tipo di insegnamento, abbastanza statico, è possibile aggiungere,non sostituire, il contributo della tecnologia. In un’aula dall’ambiente virtuale, gli alunni hanno modo di prendere una pausa dallo stare fermi tra banchi e sedie, per entrare in un mondo in cui le pareti, il soffitto e il pavimento si animano, attraverso videoproiettori e pannelli predisposti. All’insegnamento di tipo classico, di per sé stimolante e creativo, si può, quindi, aggiungere una prospettiva diversa, più dinamica, attiva e mutevole. La creatività e la fantasia, in entrambi i casi, hanno possibilità di emergere, con sfumature diverse.

Un’aula virtuale, dalle notevoli potenzialità, non sostituisce ma integra la didattica di tipo classico.L’utilizzo di tali sale, sull’esempio dell’interattività a cui sono pervenuti diversi siti museali, è rivolto a tutti gli studenti.

Nello spazio di questa stanza “magica”, gli alunni amplificano la socialità, la scoperta, la percezione e il loro giudizio critico, rivolto a una strumentazione nuova e apparentemente infinita. L’immaginazione e la curiosità si sviluppano libere, in un carosello di luci, colori, suoni ed esperienze tattili. Il coinvolgimento degli alunni è notevolissimo. È utile anche per superare difficoltà di concentrazione e di memoria, favorendo l’associazione di contenuti e immagini. Tale ambiente multisensoriale si può sviluppare adeguando delle strutture già esistenti. La particolarità è nel creare un’esperienza piena, totale e non disturbata da elementi estranei e distrattivi.

Tale tipo di classe è importante anche per gli studenti con difficoltà. A differenza, infatti, degli strumenti didattici tradizionali che non soddisfano pienamente i bisogni educativi degli alunni “speciali”, l’aula immersiva permette fruibilità e accessibilità immediate dei contenuti. Con un semplice clic, si aprono le varie finestre che riportano agli approfondimenti dell’argomento trattato. I vari temi sono raccontati attraverso voci narranti, diapositive e immagini, adeguatamente filtrati e appositamente studiati per essere comprensibili a tutti.

La definizione di “immersiva” è, quindi, davvero efficace per spiegare il coinvolgimento, attivo e passivo, dell’allievo.

Si tratta di una palestra della mente e del corpo, dove la curiosità e l’interesse degli studenti sono necessariamente stimolati.